Disclaimer

Questo sito è stato creato al solo scopo di divulgazione dell’argento colloidale. Qui non si vendono né generatori né il prodotto finale.

Non sono un medico e quindi non mi assumo alcuna responsabilità  sul contenuto delle informazioni reperibili sul sito stesso.

Non si intende consigliare l’uso dell’argento colloidale per scopi riservati alla medicina o alla veterinaria.

Chiunque lo facesse deve essere consapevole di agire esclusivamente sotto la propria responsabilità.

Ci sono molte pubblicazioni internazionali e molti siti che trattano l’argomento sull’azione terapeutica dell’argento colloidale, ma nonostante i risultati accertati nel tempo, tutto ciò non costituisce alcuna garanzia sull’efficacia del prodotto su se stessi.

Esistono molte specialità terapeutiche a base di argento con proprietà antisettiche (a. vitellinato, a. proteinato, a. glicerinato) che potrebbero essere scambiate per argento colloidale, ma che non hanno nulla a che fare con esso.

Le sostanze appena citate, se assunte per tempi prolungati ed in notevole quantità causerebbero intossicazioni anche gravi.

La più conosciuta in ambito medico è l’Argiria che è caratterizzata da una colorazione grigio-blu della pelle e di alcune altre parti del corpo.

Questa patologia non è quasi mai fatale per gli esseri umani, ma causa una colorazione irreversibile della pelle.

L’argento colloidale da studi approfonditi (specie negli Stati Uniti) se usato a bassa titolazione (10 p.p.m.) non causa mai tali problemi, neanche se assunto per lunghi periodi, mentre invece è conosciuta la sua efficacia antimicrobica nei confronti di moltissimi germi patogeni.

Purché venga garantita dai produttori l’assenza di sali d’argento e vengano rispettate le condizioni igieniche previste per gli integratori alimentari.

Infatti l’argento colloidale in Italia non è registrato come farmaco ma ne è consentito l’uso e la libera vendita come integratore alimentare.

Per concludere si ribadisce ancora una volta che per qualsiasi problema di salute ci si deve rivolgere al proprio medico curante.