Strumenti e Accessori
Densimetro
E’ lo strumento indispensabile per misurare l’ACI che si sta producendo.
Ne esistono di diverse marche e modelli a prezzi contenuti.
Consiglierei il modello Primo della Hanna in quanto può anche rimanere nel recipiente dove stiamo producendo l’ACI, poiché insensibile alla corrente che transita all’interno del recipiente stesso.
L’unica accortezza è quella di sfilare per qualche secondo il densimetro in modo che scarichi l’ACI che è entrato nel tubicino per la lettura, altrimenti starete misurando ancora quello che è rimasto all’interno dello strumento.
L’uso del densimetro è spiegato nelle istruzioni a corredo ed è semplicissimo.
Basta accenderlo e aspettare qualche secondo affinché esegua la taratura di rito, dopodiché si può immergere nel liquido in preparazione per leggere la sua densità.
Pompetta
Per travasare l’acqua bidistillata da grosse e pesanti taniche del liquido torna utilissimo un accessorio di costo contenuto e che potrà evitarci dei fastidiosi “colpi della strega” o inutili strappi muscolari.
Inoltre potremo travasare l’ACI appena prodotto nelle bottiglie di vetro con estrema semplicità ed evitare nel caso gli elettrodi siano particolarmente sporchi (cosa questa deprecabile) che alcune scorie di ossido finiscano nelle bottiglie.
Boccettine contagocce o spray
Per introdurre l’ACI nelle orecchie e negli occhi dobbiamo usare un contagocce acquistabile in Farmacia.
Se invece vogliamo applicarne una piccola quantità su ferite o utilizzarlo per applicazioni orofaringee è conveniente utilizzare un boccettino spray.
In questo caso è consigliabile acquistarne uno che non abbia parti metalliche nella pompetta che pregiudichi la qualità dell’ACI poiché gli ioni argento tendono a scaricarsi a contatto con i metalli.
Riscaldatore
Questo accessorio non sarebbe strettamente indispensabile, ma torna utilissimo durante l’inverno per iniziare la produzione con l’acqua bidistillata ad una temperatura superiore a quella ambientale che potrebbe essere piuttosto bassa, specie se l’acqua la conservate in un luogo freddo.
Inoltre se riscaldiamo l’acqua intorno ai 30 gradi circa, la produzione inizierà più rapidamente a causa dell’agitazione molecolare dell’acqua stessa e da sperimentazioni eseguite personalmente posso consigliare di fare anche d’estate questa operazione in quanto l’ACI così prodotto avrà una qualità migliore ed una maggiore stabilità nel tempo. Quasi tutti i riscaldatori hanno un termostato regolabile a piacere. Per l’uso casalingo si può acquistare un riscaldatore da 50 watt o poco di più.
Termometro
Utile accessorio da abbinare al riscaldatore per controllare che la temperatura non salga oltre i 30 gradi.
Questo per evitare che si possano formare all’interno del recipiente delle bollicine d’acqua che inevitabilmente spostate dalle pale del movimentatore si vadano a posizionare sugli elettrodi d’argento riducendo la loro superficie utile.
Esistono in commercio oltre che i classici termometri ad alcool (con il liquido rosso) anche quelli elettronici che sono più pratici nella lettura della temperatura avendo un ampio display leggibilissimo anche da chi ha problemi di presbiopia.
Puntatore Laser
Il puntatore laser può essere usato per verificare il famoso effetto Tyndall che indica con buona approssimazione la densità e la grandezza delle particelle di argento e se ci sono scorie in sospensione nell’ACI appena prodotto.
Per utilizzarlo è semplicissimo: basta puntarlo e mantenere il raggio di luce rossa sulla superficie del bicchiere contenente l’ACI ed osservare la grandezza del pennello luminoso che verrà messo in evidenza sul pelo dell’acqua.
Se è all’incirca grande quanto un terzo di capello, la densità dell’ACI è buona ed all’incirca dovrebbe essere di 8/10 p.p.m..
Se fosse più grande di un capello la densità del liquido potrebbe essere di 20/25 p.p.m.
In questo caso sconsiglio di utilizzare l’ACI per uso orale.
Spugnette
Indispensabili per la pulizia degli elettrodi.
Si possono acquistare per pochi euro nei supermercati e il loro consumo è veramente limitato poiché si tratterà di muovere semplicemente la patina dell’ossido che si è attaccata agli elettrodi durante l’elettrolisi dell’acqua bidistillata.
Alcuni utilizzano le spugnette dopo aver asciugato gli elettrodi e quindi rimosso la prima parte dello sporco.
Altri rimuovono lo sporco dagli elettrodi con un po’ di detergente e sciacquandoli sotto l’acqua corrente.
Dopo l’utilizzo della spugnetta a secco è consigliabile ripassare gli elettrodi con un salviettino di carta per eliminare la polverina che per effetto dello sfregamento potrebbe essere ancora rimasta sugli elettrodi stessi.
Nel caso non doveste usare gli elettrodi per altre produzioni nello stesso giorno, si consiglia di riporre gli elettrodi in una custodia ermetica (o comunque priva di aria) per evitare che tra una produzione e l’altra si possa depositare dell’ossido causato dall’azione dell’aria.
Custodie per generatori, strumenti ed accessori.
Esistono in commercio diverse custodie per riporre sia il generatore di ACI che gli strumenti e gli accessori una volta finita la produzione.
Questo al fine di evitare che polvere o altro sporco contamini la produzione dell’ACI, che ricordiamo va effettuata in un luogo assolutamente pulito.
Normalmente nelle nostre abitazioni c’è sempre un po’ di polvere che viene spostata quando ci muoviamo, ma dobbiamo assolutamente evitare che finisca nel recipiente dell’acqua bidistillata, pena una cattiva produzione di argento colloidale.  
Salviette di carta
Per asciugare o pulire gli elettrodi di argento vanno bene anche le salviette di carta acquistate nei supermercati, purché non rilascino troppi residui di cellulosa, nel qual caso occorre rimuoverli prima di immergere gli elettrodi nuovamente nell’acqua.